Poetando esce dagli studi televisivi di Rete 55 per recarsi nel cuore di Bookcity 2019; tra il Duomo e San Babila si nasconde il Centro Culturale Milanese che, in occasione di Boockity 2019, ospita il nuovo libro del teologo Roberto Maier, edizioni Dehoniane Bologna, Il fondo delle parole. Poesia ed esperienza spirituale con un contributo del teologo Giovanni Trabucco e un’incursione del giornalista e Direttore di Arte Varese Filippo Brusa.
Il Prof. Maier, nel suo libro, prende per mano il lettore e lo conduce su una riflessione che attiene alla filosofia del linguaggio, in particolare viene esaminato il linguaggio poetico e la sua ispirazione e prima ancora la parola come sua componente costruttiva ma anche la scrittura che caratterizza in modo eminente l’atto poetico. La distinzione parola/
scrittura è fondamentale e cercheremo di scoprire, grazie alle risposte contenute nell’intervista in video qui proposta, come e perché.
Il Prof Trabucco, docente di Teologia Teologia fondamentale alla facoltà di Teologia dell’Italia Settentrionale e alla Facoltà Teologica del Triveneto cercherà di evidenziare come la tesi dell’autore sia quella di un accostamento tra la parola poetica e l’esperienza spirituale, portando una serie di esempi e citazioni a supporto. Infine Filippo Brusa, in un atto provocatorio, proporrà dubbi e non risposte sull’atto libero dello scrivere poesie.
E questa è solo la prima parte.
Per trovare il bandolo della matassa e avere risposte circa l’esistenza di una sorta di creazione, ispirazione, esecuzione artistica nell’atto poetico vi invitiamo a seguire anche la seconda parte del dibattito che non esaurisce il tema proposto ma apre nuove ed entusiasmanti strade verso un luogo altro dove poter meditare e contemplare la poesia ispirata e profondamente umana di Cristina Campo, Giorgio Caproni, Padre David Maria Turoldo, Eugenio Montale e numerosi altri poeti citati ne “Il fondo delle parole”.
Luisa Cozzi